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Casa delle Anfore

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Castello Ursino

Il Museo Civico, ospitato nel cuore della città storica all’interno del Castello Ursino, importante meta di studio di archeologi, storici e restauratori, è il museo più importante di Catania per la vastità e varietà della collezione. Dalle tavolette bizantineggianti del XV secolo agli olii su tela del XIX secolo, il museo vanta una ricchissima pinacoteca, alla quale si aggiungono numerosi reperti archeologici di epoca ellenistica e romana, vasi greci, monete greche e romane, portali del XIII e XV secolo, incisioni, stampe, paramenti sacri e oggetti artistici ornamentali di diverse epoche. Attualmente è fruibile il cortile, il pianoterra, il primo piano e solo una parte della collezione, che comprende, comunque, reperti di grande pregio.

Fontana Amenano

Nel sottosuolo alla scoperta del fiume salvato dalla lava Nelle cantine dell’ostello di piazza Currò è possibile ammirare un corso d’acqua che scorre all’interno di uno dei tantissimi canali in cui era imbrigliato l’Amenano prima della catastrofica eruzione del 1669, miracolosamente risparmiato dalla lava e ancora oggi perfettamente conservato. Indossando stivali impermeabili, si scende di una decina di metri al di sotto della colata e all’interno del canale. La grotta è costituita da due livelli collegati da una scala in mattoni e conci squadrati in pietra lavica e vi si accede da una botola sul marciapiede di fronte all’ostello. Costretto alla vita sotterranea dopo l’eruzione, il fiume di Amenano possedeva ben 36 canali che poi si ridussero a sette, i cosiddetti “sette canali”, che costituiscono la fontana dell’Amenano. Il fiume rappresenta la vittoria contro le ceneri e la lava, e viene definito come un “fantasma sotterraneo” che scorre sotto Catania e solo in certi punti il fiume mostra ancora il suo volto.

Cattedrale di Sant'Agata

La Cattedrale di Sant’Agata prende il nome dalla “santuzza” protettrice della città, la cui festa si celebra il 5 febbraio. Costruita per volere del Conte Ruggero sulle rovine di un edificio romano chiamato “terme Achilliane”, i cui resti sono visitabili accedendo ai sotterranei, la Cattedrale risale all’epoca normanna tra il 1078 e il 1093. Per renderne più rapida la costruzione, il Conte Ruggero ordinò che la pietra lavica necessaria fosse estratta dall’anfiteatro e dal teatro romano di età imperiale. Dell’originale costruzione normanna rimangono solo il corpo del transetto, due torrioni mozzi e le tre absidi semicircolari. Completamente distrutto dal terremoto del 1693, il Duomo deve la sua attuale “fisionomia” all’arte del Vaccarini, che si occupò della sua ricostruzione tra il 1733 e il 1761. Dopo che nel 1709, l’architetto Palazzotto iniziò a edificarla sulle strutture preesistenti. Dalla struttura possente, la Cattedrale presenta il caratteristico contrasto tra i marmi bianchi utilizzati per le decorazioni e quelli di varie tonalità di grigio, inoltre l’intonaco grigio scuro contrasta con il calcare bianco utilizzato per le cornici, le paraste ecc.; il sagrato con la balaustra ornata di statue da il benvenuto ai fedeli; le colonne romane arricchiscono il primo e il secondo ordine della facciata e le statue raffiguranti Sant’Agata completano l’opera. Particolare attenzione merita il portale d’ingresso laterale marmoreo, realizzato da Gian Domenico Mazzolo di Carrara nel 1577, appartenuto alla precedente Cattedrale, e utilizzato dal Vaccarini come elemento di continuità con il passato. Da una porta posta sul lato destro della facciata è possibile accedere a i resti delle Terme Achilliane. Numerose le opere conservate all’interno del Duomo, tra le quali meritano particolare attenzione il portale del transetto destro, risalente al 1545, e il portale quattrocentesco della cappella absidale destra, che conduce alla “camaredda” (stanza in cui è conservato il tesoro di S. Agata); di alto valore storico l’affresco raffigurante l’eruzione dell’Etna del 1669 collocato nella sagrestia. Inoltre è possibile vedere la tomba di Costanza d’Aragona, morta nel 1363, un sarcofago tardoromano (III sec. d.C.), che conserva le spoglie di alcuni sovrani aragonesi, e la tomba di Vincenzo Bellini.

Casa delle Anfore

Casa delle Anfore è una casa vacanze a Catania, che offre comfort e tanti momenti di piacere all'interno della sua struttura, allestita all'occorrenza per consentire di far trascorrere momenti ed emozioni che vi rimarrano nel cuore.

Info Contatti

Via Giuseppe Garibaldi, 188, 95121 Catania CT

+39 333 307 8201

+39 328 936 5346

casadelleanforecatania@gmail.com

Locali convenzionati
  • Fishiaria
  • Pizzeria Le Quinte
  • Ristorante Deliziosa
  • Doc
  • Il Borgo di Federico
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